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Sindrome di Pandora: effetto Avatar
http://www.alcinema.info/wp-content/uploads/avatar1.jpgNonostante alcune critiche sulla trama un po’ semplice e scontata, Cameron ha raggiunto quello che forse era il suo principale obiettivo: emozionare.
Infatti, al di là della maestosità e spettacolarità degli effetti speciali, il film ha colpito gli spettatori soprattutto per i messaggi e le emozioni che ha trasmesso.
In internet già si parla di ”Sindrome di Pandora: effetto Avatar”. La maggior parte degli spettatori, usciti dalla sala, hanno dichiarato di essere rimasti estasiati da questo pianeta, dal modo in cui gli indigeni vivono in armonia con la natura (Eywa) e di provare una profonda nostalgia.
Quasi tutti, infatti, avrebbero voluto, almeno, che il film non finisse più o addirittura desiderato che il mondo creato dalla geniale mente di James Cameron esistesse realmente per poter immaginare una vita diversa su un altro pianeta che non sia devastato dalla politica del consumismo sfrenato e dall’industrializzazione massiva dei territori. Sfido chiunque, dopo aver visto il film, a non desiderare di poter almeno visitare Pandora e conoscere i Na’vi. Anche il messaggio di pace e di opposizione alla guerra è stato forte. Infatti in America si sono accese dure polemiche sul modo in cui Cameron ha disegnato i marines americani (e in una visuale più ampia, l’intera umanità) anche se, nel film sono descritti come ex soldati diventati mercenari. Nonostante ciò è stata unanime, da parte degli spettatori, la presa di posizione a favore dei Na’vi durante la battaglia finale e la condivisione del sentimento di tristezza e sgomento quando l’albero casa viene abbattuto.
In Cina, addirittura, il messaggio pacifista e di denuncia dell'oppressione delle minoranze è stato così forte da preoccupare il "minculpop" cinese al punto di usare misure drastiche sulla visione di Avatar. infatti, la forte analogia dei na'vi con minoranze come i tibetani e altri, ha spinto il governo cinese ad interrompere la visione del film in 2d e di anticipare la chiusura delle proiezioni in 3d (previste per il 28 febbraio) usando la scusa dell'imminente arrivo del capodanno cinese. Probabilmente hanno avuto paura dell'effetto che avrebbe avuto sulla popolazione e delle possibili ripercussioni per i risvolti morali che ne sarebbero derivati. Si parla quindi di censura, ritardata, ma sempre censura, ma si sa, la Cina non è mai stata famosa per la sua liberalità.
Per non parlare poi del forte e spiccato messaggio ecologista che attraversa tutto il film, estremamente criticato dal Vaticano, che accusa di idolatrare la natura invece di difenderla. Non sono però di questo avvisto le varie associazioni ecologiste sparse nel mondo che hanno acclamato il film e l’effetto positivo che ha avuto sulle masse.
Ma ovviamente non è tutto oro quello che luccica e l’effetto Avatar ha avuto riscontri anche negativi, perché, sebbene da una parte ci sono quelli che, sebbene un po’ nostalgici, hanno assimilato positivamente i messaggi del film, dall’altra parte ci sono persone che non hanno metabolizzato bene le emozioni, provando depressione e manifestando il desiderio di suicidio.
In alcuni commenti presenti su vari blog e forum dedicati al film si legge che molti hanno difficoltà a sforzarsi a non pensare che sia soltanto un film e che vivere come i Na’vi non potrà mai accadere. Altri invece hanno scritto (cito):
“Fin dal momento in cui sono andato a vedere Avatar mi sono sentito depresso. Ammirare il bellissimo mondo di Pandora ed i Na’vi mi ha fatto sognare di essere uno di loro. Non riesco a smettere di pensare a tutte le cose accadute nel film ed a tutte le lacrime che mi hanno suscitato. Ho anche contemplato l’idea del suicidio pensando che se mi uccidessi potrei rinascere in un mondo simile a Pandora, in tutto e per tutto simile ad Avatar”.
Nonostante questi isolati casi estremisti, è incontrovertibile il fatto che, in quasi tutte le parti del mondo (o almeno dove è possibile) ci sia una corsa alla ricerca di quante più possibili informazioni su Avatar, e più in particolare, su Pandora e tutto quello che gira intorno a questo spettacolare pianeta: forum, siti, blog, gruppi di facebook hanno invaso la rete.
Il virus Avatar è stato inoculato ma non c’è da preoccuparsi perché i suoi unici effetti sono quelli di far pensare la gente da un punto di vista nuovo, anzi, vecchio, che ormai l’umanità aveva dimenticato da centinaia di anni
Se anche voi siete afflitti dalla sindrome di Pandora, non preoccupatevi, tanto sono già in produzione almeno altri due film, e conoscendo Cameron, se tanto mi da tanto, c’è da aspettarsi una forte ricaduta fra un paio di anni.
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Noi... Che uomini siamo?
http://avatar-italia.net/wp-content/gallery/jake/5234524652.jpgQuali parole si possono usare per descrivere l'umanità?
Questa è una domanda a cui gli antropologi e gli psicologi stanno cercando di rispondere da decenni e decenni, perciò forse dovremmo pensare ad una domanda diversa, più semplice.
Se prendessimo una manciata di uomini, che uomini sarebbero?
Ecco la domanda che Cameron si è posta ed a cui ha dato una risposta più che soddisfacente.
Nel film vediamo molte tipologie di uomini, tutte molto reali, che magari possiamo rivedere nei nostri vicini o conoscenti e perché no? Se siamo fortunati, il meglio appartiene proprio ai nostri amici. D'altronde chi si lascerebbe mai scappare l'occasione di vedere un nuovo mondo? Beh, di certo non loro!! L'umanità in tutte le sue sfaccettature, può dare vita ad individui molto diversi tra loro. Alcuni di essi sono avidi, arroganti e con la mente inquadrata che non riuscirebbe a cambiare idea nemmeno se potessero toccare con mano qualcosa, perché sono convinti di essere liberi pensatori. Queste persone sono convinte di avere una mente che evade gli schemi, perciò non ascoltano gli altri, né si rifanno alle parole di chi è più esperto. Ne abbiamo un esempio nel capo della spedizione, Parker Selfridge, che non crederebbe che l'equilibrio dei Na'vi vale molto più di tutti i soldi umani nemmeno se si collegasse con il pianeta stesso! Di contro vediamo la figura del capo degli scienziati, la Dott.ssa Grace Augustine, una donna gentile, di buon cuore, pratica e severa, perfezionista quasi, ma mai invidiosa che desidera conoscere ed apprendere qualsiasi cosa.. una donna di questo tipo potrebbe osservare un pesce rosso per un pomeriggio intero, gioendo delle sfumature delle sue squame. Un altro personaggio che lascia il segno è il Colonnello Miles Quaritch, orgoglioso e vendicativo, non insegue nè il profitto, nè l'odio, ma rappresenta tutte le persone che restano ancorate ai vecchi progetti... infatti vuole uccidere Jake perché è un soldato che ha disertato e rappresenta il suo secondo imperdonabile fallimento. Un'altra figura è quella di Norm Spellman, il ragazzo che arriva sul pianeta insieme al protagonista, esauriente ed impaziente, all'inizio è molto geloso ed invidioso, nonché competitivo.. ma alla fine le buone qualità prevalgono in lui. Altri uomini ci colpiscono in Avatar, sono persone leali e coraggiose, pronte a tutto per proteggere gli amici ed una buona causa. Altri invece ci deludono, vediamo soldati sgarbati e pieni d'odio in cui manca il comilitarismo, Jake viene insultato perché è un disabile e gli stessi stranieri sembrano dimenticare cosa voglia dire subire l'odio solo perché si è diversi. La figura che colpisce di più, però... è senza dubbio Jake.
Come mai il pianeta sceglie lui e non la buona scienziata? Credo che sia perché la scienziata è un'umana perfetta, che racchiude in sé tutte le buone qualità che la nostra razza porta nel cuore. Lei in realtà vuole solo apprendere e proteggere, ma non può rinnegare la sua razza, non se ne rappresenta la perfezione in questo film. Un mio personale parere è che la stessa Grace abbia desiderato restare sempre connessa con il pianeta.. mi piace pensare che sia stato il suo ultimo desiderio da scienziata.
Jake invece è diverso, la vita lo ha deluso ed ha scolpito nella sua mente tanti preconcetti quanti quelli che il colonnello e l'amministratore capo della RDA possiedono, ma Jake non è sordo... e la sua mente può ancora evolversi.
Infatti se la scienziata rappresenta la perfezione del genere umano in quanto tale, Jake rappresenta la nostra capacità di cambiare, di migliorare.. quando ciò che ci circonda non è più consono alle nostre aspettative. Il nuovo mondo si fa strada dentro di lui grazie al regalo di due nuove gambe blu ed ha cancellato l'amarezza e tutto ciò di negativo che la terra gli avevano inculcato con l'emarginazione. Non credo che Jake fosse diverso sulla terra, prima dell'incidente... ed è facile per lui riscoprire il legame tra esseri viventi e natura.. per tornare sulla buona strana.
Un legame che gli uomini hanno dimenticato con il progresso e che i na'vi al contrario non possono ignorare. Grace ne era solo affascinata, ma Jake al contrario ha iniziato presto a desiderarlo.
E noi... che uomini siamo?
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Da che parte stare?
http://avatar-italia.net/wp-content/gallery/wallpapers/2346136376.jpgNon si può ascoltare questa storia senza prendere una posizione.. uomini o na'vi? La scelta del protagonista la conosciamo già. Secondo le statistiche, pochi o quasi nessuno ha scelto gli uomini.. ed il motivo è semplice, sono colonizzatori e non è mai bello essere cacciati da casa propria in cambio di pietrine colorate, solo per rendere ricchissimi i più ricchi (infatti chi mai potrebbe finanziare una spedizione spaziale di tale portata?). La stragrande maggioranza ha scelto i na'vi i nativi che combattono una guerra più giustificabile e difensiva per proteggere l'ecosistema del loro mondo e se stessi... ma una guerra nella sua complessità e semplicità, può davvero ridursi a buoni e cattivi: na'vi ed uomini?
Chi è così disperato da accettare di farsi ibernare per circa 6 anni e partire verso le profondità dello spazio in una capsula? La Terra è forse diventata tanto desolata, che questi uomini non hanno più nulla da proteggere, nè ricordano cosa voglia dire questa parola? Oppure si tratta di semplici soldati, che arrivano ricchi di ignoranza e di materialismo, pensando ai na'vi come a delle creature ostili ed al loro pianeta ed agli alberi come a delle cose... troppe variabili, per condannare e giudicare.. perciò come spesso capita, tra le due fazioni, c'è anche una piccola parte che nel conflitto, sceglie di prendere le parti del pianeta. E' triste vedere lo scontro tra le due razze, dove gli uni e gli altri cadono... i primi, se si può passare il termine, perché sono stati traditi dal protagonista (i na'vi adesso conoscono la loro strategia di battaglia) ed i secondi, perchè le armi umane non sono state create per colpire un solo individuo, ma al contrario ogni intralcio viene estirpato al pari di un nido di vespe.
Come mai l'uomo non fa altro che rovinare i paradisi terrestri che incontra? Perché Pandora è stata costretta a vivere la sua prima guerra mondiale ed essere bagnata dal sangue di na'vi, uomini e animali? Questo è ciò che si è chiesta quella parti di pacifisti che questo conflitto non lo voleva vedere... mentre Tsu'tey cade, ma ancor prima quando l'albero delle voci cade, viene da chiedersi con amarezza se Jake non avrebbe potuto fare di meglio: parlare subito con Grace, spiegare a Neytiri che gli uomini stavano per attaccarli e che dovevano evacuare almeno per salvare tutta la tribù, sabotare in qualche modo i documenti che Parker Selfridge invia regolarmente ai suoi finanziatori e così via.... ma la risposta non può che essere la solita, la più semplice. Jake è un uomo ed in quanto tale ha preferito vivere il suo sogno finché ha potuto, temendo di minare la fiducia di Neytiri e di deludere Grace... ma è pur sempre vero che la scelta di Jake è stato un gesto forte, che non può evitare di emozionare gli spettatori e di farli vergognare un po', ma di fronte alla guerra, come anche Avatar ci mostra, non c'è niente che si possa evitare: è solo sangue che ricade su altro sangue.
Non dimentichiamo mai che il tradimento di Jake nasce dalla scelta di disubbidire agli ordini per combattere seguendo i propri principi e per questo appartiene a quella rara casta di uomini che quando combinano qualche guaio cercano di rimediare. Jake ha deciso di schierarsi dalla parte dei più deboli.. perciò si può dire che nella confusione degli eventi e della debolezza umana Jake abbia effettuato la scelta migliore, perchè ricordiamocelo.. nulla gli vietava di abbandonare i na'vi e tornarsene a casa con due nuove gambe, ma così non è stato.
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Tsaheylu
http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/04/The_Na__vi_Connection_by_shii-500x375-300x225.jpgAvatar è un film che affascina, senza ombra di dubbio... eppure ciò che lo rende unico, non è nè la possibilità di guidare un corpo a distanza, nè l'esplorazione di un mondo alieno. E'lo Tsaheylu. Qualcosa di mai visto nella storia del cinema, la punta di diamante di Avatar. Il sistema neuronale alieno termina in una sorta di antenna, che può schiudersi per unirsi ad altre giunzioni ed è la parte più delicata dei na'vi, infatti è usanza che l'antenna venga intrecciata con i capelli, per proteggerla e nasconderla.
Abbiamo già visto cosa possono fare i telepati e sappiamo anche quali possano essere i poteri degli empatici.. ormai sono davvero poche le cose che possono ancora sorprenderci, dopo anni di Super Eroi, Star Trek, X-man e vampiri, eppure l'uomo non è mai riuscito ad immaginare questi due poteri riuniti in un'unico personaggio ed è questo che lo Tsaheylu permette. Quando le congiunzioni si uniscono, si crea un legame inscindibile ed unico, per la vita... ma non è una via per controllare gli altri, come può accadere con i telepati nelle storie di fantascienza, si tratta piuttosto di un legame di condivisione, che permette al na'vi di sentire le emozioni degli animali e diventare un tutt'uno con la sua mente. Con lo Tsaheylu infatti sebbene prevalga la mente del guerriero, l'Ikran conserva i suoi istinti animali e quando il collegamento avviene con l'albero delle voci, l' Utraya Mokri, il na'vi si unisce ad un'entità così vasta che la sua mente non riesce ad averne piena visione, ma egli mantiene i suoi pensieri e la sua percezione, perchè questo legame non diventa mai invasivo.
L'intero pianeta sembra essere un sistema neuronale e tutti gli esseri viventi che lo abitano, possono collegarsi ad esso e tra di loro. Il legame però non deve mai essere imposto e gli animali devono scegliere il na'vi con cui vogliono unirsi. Ugualmente lo Tsaheylu può legare per sempre due na'vi ed al termine della loro vita, il pianeta li riaccoglie con sè, proprio grazie a questa terminazione nervosa. I na'vi non si fidano solo dei cinque sensi, quindi.. ma tutto ciò che vedono e toccano, può essere confermato da un'ulteriore "vista" che può "sentire" l'intera essenza di ciò che li circonda, ma al contrario dei cinque sensi, l'uso dello Tsaheylu non è involontario. Un umano tra i na'vi non può che apparire come un bambino, perchè ancora non sa come usarlo ed Avatar ci mostra proprio come il protagonista pian piano inizia ad affidarsi sempre di più allo Tsaheylu. I na'vi infatti non possono sopportare di vivere senza la possibilità di sentire il legame con ciò che li circonda ed a questa prospettiva, preferiscono la morte.
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Recensione del libro: L'universo di Avatar
Titolo: "L'UNIVERSO DI AVATAR - LA GENESI DEL CAPOLAVORO DI JAMES CAMERON"
Autore: Lisa Fitzpatrick, con prefazione a cura di Peter Jackson, introduzione a cura di Jon Lindau e postfazione di James Cameron.
Casa editrice: Il Castoro
ISBN: 978-88-8033-519-1
http://cinefestival.blogosfere.it/images/avatarbook-thumb.jpgNiente affatto nuova a questo genere di pubblicazioni cinematografiche, quest'anno la casa editrice Il Castoro ha voluto fare un regalo agli amanti di "Avatar".
Un libro per tutti coloro che hanno visto il film e non riescono a dimenticarlo.
Un libro per chi si interessa di cinema e ama la novità e la grandiosità di Cameron.
Un libro per chi ama sognare e sa che la Terra non offre stimoli abbastanza ampi e completi. Per chi desidererebbe vivere in un mondo migliore. Chi ama i colori e vorrebbe spiccare il volo su una Banshee.
Chi crede nello Tsaheylu e cerca ogni mattina di metterlo in pratica per accendere la macchina andata in panne la sera prima, chi vorrebbe farlo. Chi crede che "Oel ngtai kameie" non sia solo un modo di dire, ma una filosofia di vita.
Questo libro traspone in immagini tutto ciò che il film “Avatar” ci ha dato e continua a darci.
Come scritto nella quarta di copertina, “raramente ci viene data l’opportunità di assistere alla nascita di un capolavoro” eppure qui ci sono tutti i presupposti per proseguire il sogno iniziato al cinema. Dalla nascita dei più piccoli dettigli di piante, fiori o insetti, agli animali più maestosi e importanti nel film, fino ai primi prototipi dei Na'vi, la genesi continua e gli schizzi d’autore qui riportati mostrano il grande lavoro dietro ogni singolo essere vivente a Pandora. Assistiamo quindi alla gestazione di un universo alieno che, al tempo stesso, incarna in sé quella che è l'essenza e il concetto umano di determinati elementi: come il cavallo, il lupo, il rinoceronte cui sono ispirati rispettivamente il Direhorse, il Viperwolf e l'Hammerhead. Apprendiamo che lo stesso Cameron ha contribuito alla creazione di animali: suo completamente è il Tanathor, il Lupo vipera e suoi sono anche alcuni particolari dei Banshee.
Con più di 200 immagini a colori, stampate su carta lucida e in alta definizione, il libro include molte composizioni realizzate dai più importanti illustratori che lavorano oggi nel mondo del cinema e che hanno contribuito a quella che, nella sua prefazione, Peter Jackson ("Il signore degli anelli", "King Kong", "Amabili resti") definisce come sospensione dell'incredulità.
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L'aldilà dei Na'Vi
http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/04/5d5eah-300x168.jpgLa morte... c'è chi la conosce e chi no, chi ne ha sentito parlare e chi l'ha vista... ma in fondo non è altro che una ferita che brucia, dilania e poi rimane sensibile negli anni a venire, indimenticabile nel cuore. Questo è la morte, un eterno mancato ritorno.
Sarebbe troppo semplicistico però, definirla solo in questo modo, perchè la morte è qualcosa che tormenta anche chi non ha mai perso nessuna persona cara... è infatti l'unica cosa al mondo che l'uomo non potrà mai studiare e catalogare, perciò è l'unica cosa in grado di spaventare qualsiasi uomo dal più giovane al più vecchio, dal più religioso al più ateo.
Noi uomini viviamo con questa inquietudine sin dalla nascita: cosa c'è dopo, cosa si può fare se mi trovo male, com'è il nulla, che mi succederà.. e se mi risveglio nella tomba, se sento le fiamme della cremazione?... e molto altro, nemmeno noi registriamo tutti i pensieri che formuliamo al riguardo. Talvolta invidiamo gli animali, ricordando un vecchio pensiero filosofico greco, che afferma che gli animali sanno che devono morire come gli uomini, ma al contrario di questi, ogni volta che lo ricordano, lo dimenticano.
Ecco.... noi siamo così... incatenati alle nostre emozioni e pensieri, quante paure ci ottenebrano la mente, ma la morte resterà sempre la più grande... però... però come sarebbe la nostra vita se non avessimo questa paura? Ci avete mai pensato? Non vergognatevi, se non l'avete mai fatto.. nemmeno io ci avevo mai pensato, eppure Cameron si.
I Na'vi non temono la morte.
Su Pandora non esiste questo senso di vuoto straziante, perchè non si parla nemmeno di morte, ma di restituire l'energia. C'è un senso completamente diverso che si affida all'intera esistenza, non c'è nulla che appartenga all'individuo e cosa alquanto straordinaria: ne è consapevole. Noi uomini, anche se le religioni dicono il contrario, ci illudiamo comunque di essere padroni della nostra vita, di poterla imporre agli altri, ma non è così e la morte, che non controlliamo.. semplicemente ci terrorizza.
Su Eywa, il nome che i Na'vi danno al pianeta in cui abitano, quando l'individuo giunge al termine della sua vita e restituisce l'energia che ha preso in prestito alla nascita, ritorna a far parte del tutto, mantenendo i ricordi della propria vita. Non c'è niente di spaventoso in questo, niente di doloroso e straziante... i Na'vi possono effettuare lo Tsahaylu in qualsiasi momento con Utral Aymokriyä, che significa albero delle voci. Si tratta di un albero che affonda le sue radici nel terreno, in modo da interconnettersi con Eywa ed essere un tramite tra i na’vi e l’insieme delle energie e coscienze che compongono Eywa. Quando Jake prova ad imitare Neytiri, sorride piacevolmente sorpreso… sente le voci degli antenati, di tutti coloro che sono vissuti prima e la ragazza blu gli dice che a volte ascoltano i desideri. Quanto sarebbe bello poter sentire anche solo per un istante, tutte le voci di chi ci ha lasciato e non sentirsi più soli, né spaventati, perché anche se fa male lasciare la vita fisica, poi si entrerà a far parte del tutto, dove la solitudine non esiste. Questa solitudine che fa comportare male gli uomini nei Na’vi non esiste: sono un popolo sereno.
Non hanno paura della morte, non la considerano una cosa ignota e questo è bellissimo! I funerali sono sereni e da quel che si è capito, non vengono offerti fiori alla tomba, bensì un piccolo Atokirina' che accompagna la coscienza del Na’vi verso quella di Eywa. Gli Atokirina' sono figure bellissime, che prendono spunto da quei fiori di campo che in primavera si raccolgono per esprimere un desiderio e lasciare che i semi si librino nell’aria. In Avatar però non sono semplici semini che volano per raggiungere posti impervi, ma spiriti che riacquistano la possibilità di muoversi sul pianeta, dipartendosi dagli alberi delle voci. I Na’vi ne hanno un grande rispetto e quando li vedono volare, si fermano sempre ad osservarli.
Forse, non è stato un brutto destino quello di Grace…
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Cameron si schiera con gli indios per salvare l'Amazzonia!!!
http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/05/cameron01g1.jpgChi di noi uscito dalle sale cinematografiche dopo la visione di Avatar, non si è sentito più vicino alla natura? Un pò più "ambientalista"? Bè non siamo i soli, lo spirito dei Na'vi è uscito dagli schermi e ha contagiato perfino il nostro beneamato regista Cameron, che ammette di essere diventato più ambientalista grazie al suo stesso capolavoro. La nostra terra possiede ancora oggi ambienti incontaminati di rara bellezza ed è nostro dovere proteggerli. James lo sta già facendo... schierandosi dalla parte degli indios per proteggere il polmone verde più grande del mondo, l' Amazzonia!!!
Il regista di Avatar, il capolavoro della cinematografia mondiale, con lo scopo di salvare il polmone verde più grande del pianeta, a settant'anni, affronta una fra le più dure crociate ambientaliste! Come punto di partenza questa campagna si è prefissata di impedire la costruzione della diga di Belo Monte, per il momento obiettivo un pò più localizzato ma non per questo meno impegnativo. In questa guerra, purtroppo, fantascienza ed effetti speciali non possono aiutare molto. La situazione dell'Amazzonia è gravissima, devastata e consumata da quel fenomeno terribile che è la deforestazione. Dal 2000 al 2005 la foresta ha visto i suoi confini ridursi ad un ritmo del 18% annuo. Concretamente in questi anni si sono persi più di 22 mila kilometri quadrati di verde e la situazione sta peggiorando di giorno in giorno. Si stima che nel giro di vent'anni, dei 5 milioni 550 mila kilometri quadrati di foresta, il 40% sarà tagliato per andare in pasto alle grandi industrie del legno : ossia quasi la sua metà!!!
La storia che racconta Avatar, dove il popolo Na'vi si vede costretto a lottare per la sua sopravvivenza, ha trasformato Cameron in una specie di "guru verde". Il New York Times afferma che ad Hollywood Cameron e signora, Suzy Amis, sono già stati riconosciuti per il loro grandissimo impegno. La loro villa a Santa Barbara è completamente autonoma, alimentata dal sole e dal vento della California.
Tutto è nato quando la scrittrice di Amazon Watch ha contattato James, invitandolo a vedere di persona come era fatto il vero mondo di Pandora! Il regista ne è rimasto talmente colpito da decidere di girare proprio qui il sequel di avatar. "Hollywood può attendere, ora bisogna fermare Belo Monte: la terza diga più grande del mondo!" come James stesso ha affermato. Questa diga allagherà più di 500 kilometri quadrati di foresta, prosciugando il corso dello Xingu River, fiume che è ormai da secoli l'unica fonte di sussistenza di decine di tribù locali. Tredici popolazioni di nativi si sono da poco riunite per dichiarare guerra al governo e bloccare la costruzione di questa diga e Cameron ( emulando il nostro beneamato Jake Sully in Avatar ) ha preso un volo per il Brasile schierandosi al fianco di queste tribù.
“Quello che accade nel film è quello che sta accadendo qui!” ha detto il giovane capo della tribù degli Arara Josè Carlos, dopo aver visto per la sua prima volta Avatar in dvd. Per Cameron non poteva esserci un regalo migliore. Ora come lui stesso afferma non si deve deludere questa gente. Un indio attivista è rimasto ucciso in questa vicenda. Gli attivisti di Amazon Watch dicono che il regime militare del paese voleva costruire la diga e contemporaneamente il govenro di Silva maschera l'iniziativa facendo credere che l'energia prodotta da questa diga andrà ad alimentare il Brasile più povero, quando in realtà servirà ad alimentare le centrali di Aloca, Arcelor e Mitall. Cameron sta prendendo iniziative e ha scritto: "Questa gente va ascoltata!!!" a Lula, presidente del Brasile. In questi giorni il governo lancerà la prima asta, c'è poco tempo...
Dalla sua uscita nelle sale del mondo, Avatar ha già fatto molto, e continuerà a farlo.
Fratelli apriamo gli occhi e VEDIAMO intorno a noi, c'è ancora molto in cui credere e per cui lottare!
Fonte: PaperBlog
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Grace Augustin
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http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/05/GRACE-SITO-FORUM1-300x241.jpgGrace Augustin, fulcro dell'attività scientifica svolta sul pianeta Pandora, si presenta come un personaggio forte, sicuro di se ed incapace di scendere a compromessi! Accompagnerà Jake nel corso di tutta la storia interpretando un importantissimo ruolo di mediazione fra cultura umana e Na'vi.
PRESENTAZIONE E PASSATO ANCORA NASCOSTO DELLA DOTTORESSA Più FAMOSA DI AVATAR: GRACE AUGUSTINE.
Eminente xenobotanica, la dottoressa Grace Augustine è uno dei personaggi
chiave di Avatar, capo dei guidatori del Programma Avatar e autrice del libro I Na’vi, Grace vive su Pandora da quindici anni, dopo avere abbandonato la Terra, pianeta sovraffollato, devastato dall’inquinamento e privo di una biodiversità che meriti di essere studiata. È considerata una leggenda nel mondo scientifico ed è indubbiamente un’autorità su Pandora.
Della storia di Grace Augustine prima degli avvenimenti del film si sa estremamente poco. Come capo delle attività del Programma Avatar, fu Grace Augustine che si occupò di mantenere le relazioni diplomatiche fra l’RDA e i Na’vi: la più rilevante fra le sue iniziative è probabilmente la scuola per Na’vi, importante centro di scambio interculturale grazie al quale i Na’vi e gli umani conobbero gli uni la lingua e la cultura degli altri. Il lavoro di Grace Augustine fu tuttavia ostacolato dalle azioni di gran parte del personale RDA su Pandora, e le proteste della dottoressa Augustine ebbero come unica conseguenza quella di deteriorare i suoi rapporti con l’amministratore della compagnia sul satellite, Parker Selfridge. Le relazioni diplomatiche fra l’RDA e il vicino clan degli Omaticaya ebbero un brusco declino quando Sylwanin, la figlia dell’Olo’eyktan Eytucan, fu uccisa assieme ad altri due giovani cacciatori che avevano cercato di fermare un bulldozer sulla soglia della scuola della dottoressa Augustine e davanti agli occhi della sorella Neytiri: la sua morte non fu solo la ragione della chiusura della scuola, ma anche un trauma per Grace Augustine.
PRIMO INCONTRO CON JAKE SULLY
Grace Augustin ha il suo primo incontro con Jake solohttp://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/05/GRACE-SITO-27-300x187.jpg alcuni anni più tardi, nel 2154. Il suo arrivo è visto dalla dottoressa Augustine come un insulto, ma le sue proteste sono accantonate da Parker Selfridge che le impone di tenere Jake come scorta armata nelle sue spedizioni.
Con il passare del tempo Grace diventa quasi la coscienza di Jake, seguendolo passo dopo passo nel suo inserimento nel clan degli Omatikaya. Benchè sia evidente fin da subito la sua scontrosità e il suo modo brusco di relazionarsi, la dottoressa mostra successivamente un carattere gentile e appassionato, in occasione dell’ingresso di Jake nel clan. Meticolosa ed esperta nel suo campo, è divenuta una xenobotanica per passione. Nonostante i decenni nei quali resta immersa nell’ecosistema di pandora, non smette di amarlo e sorprendersi di esso. Spesso, presa a tal punto dall’amore per la vita di questo satellite, arriva ad anteporre interesse per la flora e la fauna locali ai rapporti umani. Tale amore si estende anche e soprattutto al popolo dei Na’vi, con i quali, in accordo con la sua missione, dovrebbe instaurare rapporti diplomatici. Grace Augustine tuttavia va oltre, cercando di vedere Pandora con gli stessi occhi del popolo dei Na’vi. Questo la porterà ad amare il “suo” popolo molto di più di quanto sugerirebbe l’obiettività del metodo sientifico. Sarà questo suo amore smisurato a causarle un grande dolore, quando la scuola dei Na’vi verrà chiusa a seguito dell’incidente nel quale resterà uccisa anche la sorella di Neytiri.
DOPO LA MORTE DI GRACE, LA DOTTORESSA FIRMA PER IL SEQUEL DEL FILM “AVATAR”. TORNERà DAVVERO DAL MONDO DEI MORTI?
La notizia è ufficiale! Grace Augustine si riproporrà nel già annunciato sequel di Avatar. Come tutti ricordano, la xenobotanica ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso, quando sotto l’albero di Eywa morì, a causa delle gravi ferite riportate. Tutti si chiedono come farà il grande James a far resuscitare un morto. Le prime risposte sembrano già esserci.
Come sappiamo, quando Grace muore, Mohat dice ” è con eywa adesso” e dato che i Na’vi sono in grado di comunicare con essa, probabilmente potranno anche ristabilire un contatto con l’energia spirituale di Grace.
La notizia ha scatenato una miriade di dibattiti, che hanno prodotto una moltitudine di ipotesi (nessuna confermata), lasciando il pubblico in preda ad una spasmodica attesa degli eventi del sequel.
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Scheda riflessiva sui Na'vi
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http://www.avatar.matthewclose.co.uk/Media/Pandora11.jpgAvatar ci ha rapito! Ha rapito tutti noi per farci vivere un avventura mozzafiato. Il suo segreto risiede nel nuovo, nel diverso. Ha catturato le nostre menti e i nostri cuori con un mondo così fantastico e così perfetto da apparirci reale. Chi di noi non è rimasto a bocca aperta davanti la selvaggia fauna di pandora? Chi di noi non ha sgranato gli occhi alla vista dei maestosi paesaggi come quelli della flora pandoriana?
Bè Avatar è tutto questo e molto ancora!!!
Forse però c'è una cosa che più di tutte ci è rimasta dentro, che ci fa sognare al solo pensarci.... sto parlando di quel popolo che con la sua filosofia di vita ci ha fatto innamorare.... i Na'vi!
Impariamo a conoscere meglio la cultura e le usanze di questo popolo che tanto ci affascina...
Questo stupendo popolo, che concentra la sua dislocazione nelle foreste pluviali di Pandora, è ad oggi l'unica specie nell'universo, oltre all'uomo, dotata di intelligenza e coscienza. Questa specie si è adattata benissimo all'ambiente circostante, acquisendo nel tempo caratteristiche adatte alla difficile e pericolosa vita sul satellite. I Na'vi ( homo pandorus, Na'vi "il popolo" ) sono in media alti 3 metri, hanno una forte muscolatura e le loro ossa sono rinforzate da polimeri in carbonio, tutte caratteristiche che gli conferiscono una forza almeno quattro volte superiore a quella di un comune essere umano. La loro pelle blu è liscia e striata e hanno un collo decisamente più lungo di un qualsiasi terrestre. Le orecchie e gli occhi, come la dentatura del resto, hanno caratteristiche prettamente feline ed il naso è largo e schiacciato. Come i felini appunto possiedono una coda lunga e prensile, della quale si servono per avere maggiore equilibrio quando si spostano nella giungla saltando da un ramo ad un altro. Ogni Na'vi sul proprio corpo ha un disegno bioluminescente, che funziona più o meno come una mappa genetica. Il disegno cambia da individuo a individuo e nonostante abbiano una vista ottima anche al buio, i Na'vi usano questa mappa bioluminescente per distinguersi di notte nella foresta. Si stima che con questo sistema i Na'vi riescano a identificarsi al buio fino ad una distanza di 20 metri. La struttura del corpo di un Na'vi è sotto moltissimi aspetti simile a quella umana, tanto da rispettare i canoni della bellezza terrestre.
L'intera cultura di questo popolo può essere racchiusa nel loro profondo legame con la natura e la loro connessione spirituale con la divinità Eywa, la grande madre protettrice dell'equilibrio naturale su Pandora. Questo legame è possibile grazie a quella che a prima vista potrebbe sembrare una semplice treccia, ma che in realtà è un sistema di connessione neurale molto complesso. Questa appendice, lo Tsaheylu "il legame" , è di fondamentale importanza per la vita di ogni individuo Na'vi. Permette di connettersi ad una qualsiasi forma di vita dotata di un simile sistema, dando la possibilità di percepire informazioni energetiche da piante animali o addirittura dal satellite stesso. Il popolo Na'vi vive in totale simbiosi ed armonia con l'ambiente che lo circonda, non sentendosene distaccato, ma sua parte integrante.
Similmente all'uomo, i Na'vi sono monogami. Passano un lungo periodo della loro vita nella ricerca di quella che sarà la loro compagna ideale, con la quale uniranno la loro treccia per creare quel legame sentimentale che li unirà per il resto della loro vita. La loro riproduzione è uguale a quella di un qualsiasi mammifero terreste, ma i Na'vi grazie allo tsaheylu riescono a raggiungere un grado di intimità sconosciuto qua sulla terra. Questo atto, naturalmente molto sensuale e spirituale, non ha nessuna utilità in termini riproduttivi.
Adesso che abbiamo delineato i caratteri fondamentali della cultura e l'aspetto di questo meraviglioso popolo, accompagnamolo nella quotidianetà di tutti i giorni, dove andremo ad analizzare momenti importantissimi nella vita di un Na'vi.
Parte integnante della vita di ogni Na'vi è la caccia. Questa non è solo la fondamentale fonte di sussistenza per questo popolo, ma anche e soprattutto una delle sue fondamentali usanze. Ad essa è attribuita una vera e propria sacralità. Lo tsaheylu si dimostra fondamentale anche in questo caso, permettendo il collegamento neurale con animali indispensabili nella caccia, come appunto il gladiatore o "Pa'lì", cavallo corazzato molto agile negli spostamenti e i cambi di direzione, perfetto per la caccia all'interno dell'impervia giungla pandoriana.
Sin dalla nascita i bambini vengono istruiti riguardo questa fondamentale usanza la quale deve essere svolta con impeccabile precisione e metodo, così da non offendere la preda, per la quale è nutrito un particolare rispetto. Nonostante la grande abbondanza che Pandora offre, i Na'vi non cacciano mai più di quello di cui necessitano. Anche in questo caso è forte il rispetto che questo popolo dimostra nei confronti dell'equilibrio naturale.
Altro momento fondamentele nella vita del clan, è il rito di passaggio che porterà ogni giovane Na'vi a diventare un cacciatore. L'usanza vuole che per diventare Taronyu, ogni Na'vi debba scegliere e domare il proprio Ikran. Questo rito molto pericoloso è probabilmente il momento più importante nella vita di un Na'vi. Viene peceduto da un importante cerimonia, l'Uniltaron, durante la quale il guerriero si fa pungere da un ragno velenoso e va in una sorta di trans, che lo porterà a riprodurre una danza spasmodica dal grande significato spirituale. Si crede che la cerimonia dell'Uniltaron "caccia in sogno" porti a conoscere il destino di ogni guerriero e il suo animale guida. Una volta istaurato il legame neurale con il proprio Ikran, ogni giovane Na'vi diventerà a tutti gli effetti un cacciatore, conquistandosi il suo posto nel clan ed entrando a far parte del popolo per sempre. A differenza dei gladiatori, un ikran, una volta stabilito il legame con il proprio cavaliere, volerà con questo per tutta la vita. Vedere un Na'vi che cavalca un Ikran è uno spettacolo emozionante. Il profondo legame che unisce un cavaliere alla propria banshee, fa di questi un entità unica che si libra in cielo con armoia ed eleganza.
La maggior parte delle attività, si svolgono nei pressi dell'albero casa "kelutral", albero dalle enormi dimenzioni ( più di 350 metri di altezza, un diamometro di più di 50 e una basa di circa 120 metri ) che offre rifugio a tutti i membri del clan. I Na'vi fanno sempre tutto in gruppo, ritenendo la coesione del clan un aspetto fondamentale per la loro sopravvivenza. Non esiste distinzione fra uomini e donne, che svolgono insieme quasiasi attività come l'allevamento della prole o la gestione del fuoco. I Na'vi amano dormire in gruppo, adorano il contatto fisico che inoltre gli permette di creare un valido sistema di allarme e difesa in caso di pericolo. Sono soliti coricarsi in gigantesche amache che si trovano all'interno dell'albero casa. La fabbricazione di queste amache è diventata un rituale che spesso coinvolge un intera famiglia e dura parecchi mesi, un amaca una volta completata viene consacrata e prende il posto di quella vecchia che viene bruciata in segno di rispetto. Questo tipo di lavorazione molto accurato consente una lunga durata nel tempo, si pensi che un amaca ha una vita media di 20 anni terrestri.
Altro importantissimo ritrovo, nella vita sociale del clan è il focolare. I Na'vi si ritrovano attorno ad esso per consumare i loro pasti, spesso accompagnati da canti di gruppo, ai quali partecipano indistintamente tutti i membri del clan. Il focolare, si presenta di forma ovale, con due pietre disposte trasversalmente sopra una conca delimitata da altre pietre, all'interno della quale è disposta la brace costituita da legno precedentemente carbonizzato. E' di vitale importanza che il focolare non si spenga mai. Al ritorno dalla caccia, trovare un focolare ormai ridotto a cenere, sarebbe di grande offesa sia nei riguardi dell'animale cacciato che del cacciatore stesso. Per distribuire il cibo, si servono di un cestino ricavato da legno, ossa di animali e foglie. Anche se all'apparenza si potrebbe pensare il contrario, il popolo Na'vi presenta un galateo molto elegante e sofisticato. I Na'vi pongono particolare attenzione ad ogni loro gesto, il quale viene svolto con profondo convolgimento e raffinatezza, aspetto che ancora di più esalta l'armonia di questo popolo.
Tutte queste attività di gruppo sono costantemente accompagnate da canti, che si differenziano fra loro a seconda dell'utilizzo. Alcuni fra i canti più importanti sono quello del tessitore, che accompagna la lavorazione al telaio e il famosissimo canto di caccia, usato durante le battute di caccia e cantato solo da cacciatori ormai maturi che hanno raggiunto lo tsaheylu con la propria Banshee. Questi canti sono spesso accompagnati da strumenti a percussione e a fiato ricavati da piante di pandora e budella di animale. Uno dei più famosi è appunto il flauto blu, da qui il nome Omatikaya "clan del flauto blu". Questo strumento è estremamente sacro e il suo suono è udibile solo nelle occasioni più importanti suonato esclusivamente dall Olo'eyktan ( leader maschio del clan).
I Na'vi oltre ad essere ottimi cacciatori e guerrieri, sono anche formidabili artisti. Si dedicano spesso alla creazione di oggetti ornamentali di particolare bellezza, dando prova di conoscere tecniche di lavorazione molto sofisticate sia del legno che di altri materiali facilmente reperibili sul satellite.
E' ora di accompagnare questo popolo verso quello che è l'ultimo passo della vita di un Na'vi.... la morte. Anche in questo aspetto, i Na'vi si dimostrano tutt'altro che primitivi e al contrario di noi uomini non temono affatto la morte. I Na'vi credono che ogni individuo abbia dentro di se una forte energia vitale e spirituale. Come dice la nostra Neytiri, questa energia è solo in prestito e un giorno o l'altro andrà restituita. Con la morte un Na'vi non smette di vivere, ma entra a far parte di un qualcosa di più grande, Eywa, l'entità superiore presente su Pandora. Questo aspetto finale della vita di un Na'vi è fantastico e ci fa rendere conto ancora meglio di quanto questo popolo sia legato all'equilibrio naturale del satellite, a tal punto, da tornare a far parte di esso una volta esaurito il tempo.
Adesso che abbiamo analizzato questo popolo, immergendosi nella sua cultura, per uscirne cambiati e fortemente affascinati, vorrei farvi riflettere su una cosa. Sapete cosa fa dei Na'vi quel meraviglioso popolo che tanto ci ha affascinato e continua ad affascinarci?
Niente altro che la loro semplicità..... Spesso cerchiamo disperatamente qualcosa di grande, qualcosa di complicato e non ci rendiamo conto che le qualità migliori risiedono nelle cose e nei gesti più semplici.
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Noi... con la pelle blu ...poteva andare così
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http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/05/sunrise-on-pandora-300x187.jpgL'universo, si sa, è ricco di fenomeni che appaiono maestosi e spesso affascinanti... alcuni già noti alla nostra specie, altri no, ma nonostante sappiamo ben poco del vuoto che ci circonda - che tanto vuoto poi non è, ed è tutt'altro che privo di vita - ci dilettiamo a fantasticare su possibili realtà prendendo in considerazione le variabili più bizzarre.
Da una di queste ipotesi, è nata un'analisi più o meno "scientifica" di come sarebbe il nostro pianeta, se invece di un sole, ci fosse un sistema binario come quello che esiste nel sistema Rigel Kentaurus ( che in realtà è un sistema triplo )... ovvero il sistema solare di cui fà parte anche il gigante Polyphemus e le sue lune ( tra cui anche l'agognato Pandora )... insomma... come sarebbe il nostro mondo se i soli fossero due?
VEGETAZIONE SUPER SVILUPPATA
la maggiore disponibilità di luce, sia in termini di ore di esposizione, che in termini di luminosità, determinerebbe una maggiore vitalità delle specie vegetali, regalando alla terra una ancor più florida e intensa vegetazione di quella attuale; piante più alte e verdi, alberi più rigogliosi, fiori e foglie con colorazioni molto più marcate di quelle che conosciamo, e così via.
Probabilmente ci troveremmo di fronte anche a mutazioni "buffe"... da che parte si volgerebbero i girasoli?
EFFETTI SULLA NOSTRA STORIA
sicuramente, la nostra storia come razza, avrebbe avuto un altro corso... dato che due soli, sicuramente avrebbero influito anche sulla vita sociale.
per esempio, l'invenzione della meridiana, forse non ci sarebbe stata, o avrebbe preso altre strade; guerre e litigi, probabilmente sarebbero stati molti meno... la luce, infatti, dona un senso di tranquillità, e data la quantità maggiore che si avrebbe a disposizione, probabilmente ricevuta anche a diverse tonalità a causa della vegetazione più colorata, darebbe luogo ad una vera e propria cromoterapia permanente; inoltre, la luce, stimola la produzione di vitamina D, responsabile di molti processi fisici: stimola la calcificazione delle ossa, e anche la produzione di agenti antimicrobici naturali, rendendo più forte e resistente il fisico.
GIORNI MESI ANNI E STAGIONI
ovviamente, due soli, porterebbero anche una diversa organizzazione delle stagioni, e quindi della conseguente suddivisione in mesi del periodo di rivoluzione terrestre.
Un'ipotesi, ponendo il pianeta sullo stesso piano di rotazione delle due stelle, è che i due soli si eclisserebbero ogni 251 giorni, e questo potrebbe scandire la suddivisione dell'anno, che durerebbe circa 500 giorni, che se dovesse essere sempre di 12 mesi sarebbero di circa 41 giorni medi.
Ma anche le stagioni sarebbero assai diverse... sicuramente non più quattro, e sarebbero forse non uguali per durata, in quanto in base alla posizione delle due stelle, e all'esposizione della superficie del pianeta, l'intensità dei raggi solari cambierebbe in modo relativamente rapido.
I giorni poi, in base al periodo, potrebbero essere molto variabili: con i due soli alla massima separazione e quindi entrambi visibili, albe e tramonti sarebbero molto distanti nel tempo, e i giorni durerebbero molto a lungo, con notti quasi assenti, mentre con i due soli in eclissi tra loro, il giorno sarebbe molto simile a quelli nostri.
SENZA OMBRA MA ALTI, CON LA PELLE BLU E CON CIELI MOZZAFIATO
La presenza di due soli, avrebbe anche altre conseguenze: l'ombra non sarebbe così scontata... infatti in base alla presenza o meno di entrambi i soli nel cielo, sarebbe visibile o quasi totalmente assente, quindi per ripararsi dal caldo estivo, bisognerebbe andare in giro con due ombrelli.
Ma la cosa più evidente nella diversità tra gli uomini dei due soli e la nostra attuale situazione, è che con tutta probabilità avrebbero la pelle blu, in quanto tale pigmentazione sarebbe molto più efficace di quella marrone nel filtrare i raggi nocivi del sole, proteggendo la pelle da malattie e danni.
Inoltre, la presenza di due stelle, di massa notevole, ridurrebbe in modo quasi permanente, l'attrazione gravitazionale terrestre, che avrebbe come possibile conseguenza, l'aumento di statura delle forme di vita.
Infine, vivere su un mondo simile, regalerebbe anche momenti quasi magici: la presenza dei due soli infatti darebbe vita a eclissi triple, con la luna in sovrapposizione a uno o l'altro sole o entrambi.
Insomma un pianeta da sogno. Un pianeta come Pandora.
Fonte: Focus 211-maggio 2010, approfondimenti e dati tecnici da wikipedia.
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AVATAR 3D - a novembre, ma con sorpresa.
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http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/05/DSC_0004-2222-300x187.jpgCi siamo... l'uscita di avatar in 3d è definita per novembre 2010, ma c'è un piccolissimo particolare.
Nulla di eclatante, nel mondo del marketing, soprattutto se è coinvolto il lancio di un nuovo formato che - a detta dello stesso Cameron in occasione Seoul Digital Forum - rivoluzionerà il modo di vedere la televisione entro i prossimi 25 anni.
Il piccolo particolare di cui si parla è che per vedere Avatar in 3D, comodamente seduti sul divano di casa, non sarà sufficente recarsi presso il solito distributore di zona o centro commerciale di turno, ma dovremo sborsare circa 1800 euro.
Già, perchè Panasonic ha firmato un accordo esclusivo con la Fox per rilasciare la versione 3D di Avatar esclusivamente in bundle con il suo "3D Equipment".
Panasonic non ha specificato esattamente ciò che intende per "3D Equipment", ma un presupposto logico è che Avatar sarà in bundle con il tuo nuovo Panasonic Viera VT2 3D al plasma, il cui modello più economico oggi è quotato 1800 euro.
Sarà sicuramente una dura prova per i fan più agguerriti dell'epico capolavoro di Cameron, anche perchè le altre major cinematografiche, non stanno a guardare, e infatti 3DHollywood.net ha avuto notizia che Disney è vicina a concludere un accordo con Sony Electronics per rilasciare "Alice nel paese delle meraviglie" in 3D su Blu-ray in autunno, esclusivamente con l'acquisto di Sony 3D hardware.
Ovviamente nessuna delle aziende coinvolte, Fox, Disney, Sony, Panasonic, o nessuno dei registi dei vari capolavori, hanno confermato o smentito tali voci, ma data la usuale attendibilità delle fonti, c'è da esserne abbastanza certi: la guerra per il 3D home, è iniziata, e a farne le "spese" saremo sicuramente noi sfegatati fan.
Pertanto, se avete intenzione di cambiare tv, aspettate, perchè ne "vedremo delle belle"... e anche in 3D!!!
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Come creare un Cosplay da Na'vi
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http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/06/2446720-225x300.jpgCome da titolo questo topic servirà ad illustrare le diverse modalità per la realizzazione di un cospley di Avatar creato unicamente in casa.
Prima di far questo però forse è il caso di introdurre il cosa sia effettivamente un cosplay per chi non lo conoscesse ancora:
Questo infatti non è un semplice travestimento ma è una vera e propria ricreazione dei costumi scena di un determinato film/videogioco cercando di essere più fedeli possibili agli originali in modo da poter dar luogo a piccoli “teatri di strada” durante il corso di fiere e manifestazioni in tema.
Detto questo iniziamo con l’elemento base per qualunque tipo di cosplay: l’AUTOCRITICA.
Questa infatti è fondamentale per poter realizzare effettivamente un buon lavoro e per non dar luogo a degli esperimenti poco riusciti di trasformismo, senza di questa è praticamente impossibile la creazione di un qualunque tipo di costume credibile.
Se dunque siete provvisti di questa e di tanta pazienza allora si può cominciare con la lavorazione vera e propria.
Nel caso vogliate realizzare un costume da Na’Vi allora vi occorrerà:
-Colore per il body-paint:
Questo credo che sia l’elemento principale per la realizzazione del costume, è ottimo sia perchè è facile da applicare sia perchè è pure semplice da rimuovere, in più non rischia di tingere i vestiti al solo contatto.
E’ possibile acquistarlo su internet o tramite rivendite specializzate tuttavia il suo prezzo varia in base alla qualità ed alla quantità che ve ne servirà (prezzo per un set completo attorno ai 15€), ovviamente però dovendovi tingere l’intero corpo è logico pensare che dovrete procurarvene abbastanza.
Le tonalità che vi serviranno andranno dall’azzurro (come base) al bianco e nero (per le sfumature e striature) e per applicarle vi consiglio l’utilizzo di pennelli dalla punta morbida, questo vi aiuterà a creare le textures ideali sulla vostra pelle senza lasciare segni troppo marcati.
Scordatevi tuttavia di poter usare altri tipi di pitture per tingere la vostra pelle, tempere, colori ad olio ed inchiostri vari anche se diluiti tendono a sgretolarsi da soli una volta asciutti ed in più rischiano di irritarvi la pelle una volta applicati (causando seri problemi se ciò avviene attorno agli occhi o in altri punti sensibili quindi fate attenzione).
-Plastilina da trucco:
Per ricreare l’effetto del naso tipico dei Na’vi questa vi sarà indispensabile.
Anche questa può essere comprata a basso prezzo nei negozi specializzati e su internet, questa va modellata delicatamente sulla pelle e lasciata asciugare finche non sarà saldamente ancorata sul vostro viso (poi basterà dell’acqua per rimuoverla).
Fatto questo potrete dipingerla nello stesso modo della vostra faccia, marcate però di più il colore sopra ed attorno a questa in modo che non si possa distinguere l’inizio della vera pelle dal trucco.
-Abiti tipici:
Fortunatamente per questi non è necessario un grande lavoro dato che gli stessi Na’vi non ne portano molti!
L’unico indumento vero e proprio che si può realizzare in casa sono i “pantaloni” che solitamente indossano quando volano con gli Ikran (esempio)
Per realizzarli non vi basterà altro che trovarne un paio vecchio da poter tagliare e sagomare come nell’immagine; per le eventuali cuciture non servirà essere molto precisi, basterà prendere in mano ago e filo e sistemare i bordi in modo che non si sfilaccino da soli.
Se poi volete pure colorarli per dargli un effetto più realistico allora potete usare tranquillamente dei colori per tessuti facilmente reperibili in commercio all’economica cifra di 5€ circa.
Ricordatevi però di creare un foro del diametro di un 6 cm sulla parte posteriore di questi in modo da creare uno spazio per la coda.
-Accessori:
Questi son forse l’elemento davvero essenziale e caratteristico di ogni Na’vi, immancabili infatti sono le numerose collane e le lunghe file di bracciali che indossano.
Incredibilmente però per realizzare questi in casa non è necessario un grande lavoro, si possono infatti ricavare semplicemente usando della creta o dell’argilla che, una volta sagomata, asciugata e dipinta di diverse tonalità, può assumere realisticamente un effetto legnoso e, tenuta assieme con degli elastici, può essere collocata sugli avambracci o sui bicipiti.
Se poi si vogliono aggiungere dettagli come piume o altro basta solo e fissarli ad essi con dello spago ed il gioco è fatto.
Nel caso invece che vogliate creare qualche ornamento più ingombrante come l’arco o un’armatura da guerra consiglio di realizzare una base in cartone e ricoprirla adeguatamente con fogli di giornale e colla vinilica in modo da sagomarla e darle lo spessore desiderato.
Successivamente potrete dipingere il tutto con delle comuni tempere.
-Dettagli fisici:
Questi forse son i più difficili da realizzare, sto parlando di capelli, orecchie e coda.
Iniziamo coi capelli, questi per chi non li avesse abbastanza lunghi potrebbero essere un problema. Per realizzarli infatti il sistema più comune è quello di intrecciare fili di lana ma purtroppo il risultato non è dei più realistici vista la grandezza di questi, l’unica alternativa disponibile è la realizzazione delle varie ciocche tramite l’unione di moltissimi altri fili più sottili, l’effetto così ricavato è decisamente più credibile tuttavia il lavoro che ci va dietro è davvero improponibile, fatelo dunque solo se avete intenzione di creare un lavoro coi fiocchi.
Una volta fatto ciò potrete fissarli ad una cuffia (possibilmente in tinta nera e molto leggera) ed applicarla direttamente sulla testa.
Per coprire tuttavia il bordo d’attacco di questa ed indirizzare i capelli alle vostre spalle consiglio l’uso di una bandana, nonostante questa non sia utilizzata di norma dai Na’vi non rovinerà troppo l’immagine del cosplay e darà un effetto davvero credibile al costume.
Passiamo ora al secondo punto, le orecchie.
Queste si possono creare tranquillamente piegando su di se un piccolo lembo di stoffa appositamente sagomato ed eventualmente dipinto, potrete poi applicarle alla cuffia con dello spago e se vorrete che l’effetto risulti credibile allora vi basterà coprirne la base con qualche ciocca di capelli.
Infine parliamo della coda.
Forse questo è l’elemento più complesso da creare, essa infatti deve essere flessibile ma consistente, dalla rugosità credibile e simile alla pelle.
Per realizzarla consiglio solamente l’uso di un lungo pezzo di stoffa (possibilmente già di colore azzurro) dalla tessitura molto fine e non troppo rugosa, una volta arrotolato su di esso e cucito alle estremità potrà essere riempito di cotone.
Fatto questo dovrà essere fissata internamente ai pantaloni facendola passare attraverso l’ apertura creata in precedenza su tale capo d’abbigliamento, in questo modo sarà molto più credibile l’effetto che esca realmente da questi.
Infine dipingetela con cura usando i soliti colori per tessuti, datele le stesse colorazioni della vostra pelle e lasciatela asciugare in modo che non macchi il resto dei pantaloni.
Fatto questo il vostro costume da Na’vi sarà pronto, non vi resterà che sistemare gli ultimi dettagli e dar magari sfogo alla vostra fantasia per aggiungergli qualcosa di innovativo!
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Cameron offre, ma i furbi rifiutano
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http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/06/f_1fa9dc39abc3139da70233e3763f4bb8-300x225.jpgVien da chiedersi se dietro al disastro ambientale che stà colpendo le coste americane, non ci siano altri interessi più profondi... già, perchè altrimenti non si spiegherebbe la cecità degli "esperti" ambientali dell’Agenzia di Protezione Ambientale americana, nel rifiutare l'aiuto offerto da Cameron ( notoriamente fanatico del mare e delle sue profondità, cosa che influenzerà anche il prossimo capitolo di Avatar ) per arginare la fuoriuscita del petrolio.
Definiti dallo stesso regista "imbecilli", dopo aver invitato Cameron alla tavola rotonda organizzata a Washington D.C. in qualità di esperto di tecnologie sottomarine, questi geni hanno infatti deciso di ignorare le offerte e i consigli del maestro.
Il "reclutamento" del regista segue l’intervento di altri due simboli di Hollywood, Kevin Costner e Robert Redford, che hanno suggerito il ricorso ad alcune compagnie esperte nella pulitura del mare. La mobilitazione generale – e un po’ affannata – tradisce i problemi nel contenere l’emergenza.
Quello fatto a Cameron, non era un invito casuale: Esperto di immersioni, nei giorni scorsi, il regista, aveva infatti messo a disposizione alla BP (British Petroleum), i suoi sommergibili, una flotta di mini-sottomarini radiocomandati in grado di immergersi a quote irraggiungibili per molti altri (valutati complessivamente 400 milioni di dollari).
Cameron si è incontrato con i funzionari dell'Agenzia di Protezione Ambientale statunitense a Washington, assieme al suo socio, Phil Nuytten, ingegnere della flottiglia di piccoli e agili sottomarini che vengono radiocomandati e che sono in grado di esplorare il mare fino a 4.500 metri di profondità e in grado di riprendere immagini dagli abissi con telecamere molto sofisticate.
Ma appena 24 ore dopo la prima riunione, la British Petroleum si è "messa di traverso" e ha rimandato al mittente l'offerta di aiuto.
Cameron ha dichiarato: "Da giorni seguo con angoscia quello che sta accadendo nel Golfo del Messico e penso che questi imbecilli non sappiano quello che fanno. Io invece potrei portare persone abituate a lavorare a profondità anche maggiori di quelle in cui si trova il pozzo della BP ( che è a circa 1500 metri di profondità )"
Adesso Thad Allen, responsabile delle operazioni per il contenimento della fuoriuscita del petrolio, si sta orientando – in accordo col governo americano – verso l’installazione di una sorta di "tappo" sul pozzo, in grado ( teoricamente ) di bloccare il petrolio in uscita, che ha già toccato le coste dello Stato del Mississippi ed è a pochi chilometri dal quelle della Florida.
Come sempre la cupidigia e gli interessi personali vengono anteposti al bene dell'intera umanità, e di questa madre terra che tanto pazientemente ci trasporta in giro per lo spazio, sopportando tutte le nostre angherie.
Fonti: www.ecologiae.com, tgcom
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Come creare un cosplay da membro dell'R.D.A.
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http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/06/cosplay-rda-news1.jpgLa scorsa settimana abbiamo potuto immedesimarci nella creazione del vestito adatto per chi volesse prendere le parti di un Na'vi.
Questa settimana abbiamo voluto accontentare chi volesse vestire i panni dell'R.D.A.
Con un cosplay davvero interessante e creativo, potrete immergervi in una tecnologia militare molto avanzata ed entrare a far parte dei conquistatori: R.D.A.
Nel caso vogliate creare un costume da RDA allora dovrete procurarvi:
-Abiti militari:
Son estremamente semplici da trovare in qualunque negozio d’abbigliamento, un paio di pantaloni mimetici ed una maglia a maniche corte aderente son proprio quello che vi serve per iniziare.
Questi due elementi sono alla base del costume ma se volete far le cose per bene allora consiglio anche l’utilizzo di anfibi o di scarpe da escursionismo per rendere più verosimile il cosplay.
-Equipaggiamento:
L’exopack è forse l’unico dettaglio che potrà realmente servirvi, la sua realizzazione tuttavia sarà complicata e forse non molto credibile sotto certi aspetti.
Per realizzarlo in casa vi servirà innanzitutto fabbricare il vetro frontale, per farlo consiglio l’uso di molti strati di carta velina incollati assieme tramite l’uso di un sottilissimo strato di colla vinilica diluita e sagomati prima che questa si asciughi.
Eventualmente però e se sarete fortunati potrete provare a cercare qualche pannello in plexiglas in qualche negozio per il “fai da te” ma dubito che riuscirete a trovarne qualcuno della forma e delle dimensioni adeguate.
Una volta fatto questo dovrete passare al contorno, per realizzarlo consiglio unicamente l’uso di cartone (appositamente sagomato per contenere il vetro creato in precedenza) ricoperto da molti strati di colla vinilica e fogli di giornale.
Create così tutti gli spessori e aggiungete più dettagli possibili incollandoli direttamente sulla base in cartone, aiutatevi con qualche illustrazione per cercare di essere più fedeli possibili all’originale.
Per lo “zainetto” fate la stessa identica cosa, procuratevi in casa i materiali più idonei (come bottiglie e cinghie varie) e incollate tutto assieme per poi dipingerlo una volta asciutto.
Unite quindi i due elementi con due tubi flessibili ed abbastanza lunghi da non esservi troppo d’intralcio nei movimenti, fissate le cinghie sul retro del casco e sullo zaino e dipingete il tutto come l’originale.
-Armamentario:
Questo è davvero l’elemento più difficile da reperire, a meno che non giochiate a soft air infatti vi sarà praticamente impossibile trovare un fucile militare simile in tutto e per tutto a quelli utilizzati in guerra dunque sconsiglio a chiunque la creazione di questo costume a meno che non abbia già questo particolare a casa.
Detto questo pure il cosplay da membro dell’ RDA è completo, non vi resterà che cercare la collaborazione di qualche vostro amico per recarvi magari a qualche fiera del fumetto o in tema.
Ricordatevi tuttavia che il dettaglio più importante per un vero cosplay è quello di divertirsi quindi più sarete e meglio sarà, in compagnia oltre che a fare una figura migliore sarà anche più piacevole l’interpretazione del vostro ruolo.
Buon divertimento!
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Nasce www.avatar-italia.net
http://avatar-italia.it/altro/old_uploads/2010/02/logo_fb.gifE’ il 3 febbraio 2010, ed oggi nasce uffcialmente il sito di Avatar Italia.
Da quando è uscito nelle sale il film che ha scosso decine di migliaia di animi in tutto il mondo, e si è creato il primo gruppo italiano su learnnavi, c’è nell’aria l’intenzione di creare una community italiana per italiani, che possa radunare tutti coloro che come noi hanno sentito, no anzi… “visto”, i messaggi impliciti nel film… che come noi hanno sognato – e continuano a farlo anche se sanno bene non sarà possibile – di poter un giorno vivere in un mondo o su un mondo come Pandora.
Oggi finalmente, questo progetto diventa realtà… oggi nasce la prima community italiana dedicata non solo al film, che per quanto meraviglioso e affascinante è purtroppo solo un film, ma a tutti quei pensieri e sentimenti che si sono risvegliati in quelle tre ore circa di sogno.
Oggi nasce l’embrione di quello che speriamo, in futuro, potrà evolversi in qualcosa di sempre più grande e compatto, fino a quando – magari – sarà molto di più di una semplice community su internet.
Non siete più sulla terra, signore e signori, adesso siete su Pandora!